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L’Unesco riconosce la cucina italiana patrimonio immateriale dell’umanità

Il sindaco Giampiero Fossi: “Noi di Signa ci abbiamo sempre creduto. La cucina italiana è un linguaggio universale più forte di qualsiasi barriera commerciale e questa notizia sostiene filiere, turismo e il lavoro di migliaia di produttori e artigiani”

Data :

10 dicembre 2025

 L’Unesco riconosce la cucina italiana patrimonio immateriale dell’umanità
Municipium

Descrizione

L’Unesco ha ufficialmente riconosciuto la cucina italiana patrimonio immateriale dell’umanità, un traguardo che premia la cultura, le tradizioni e le eccellenze enogastronomiche del nostro Paese. L’Italia è la prima al mondo a ottenere questo prestigioso riconoscimento, che valorizza non solo le ricette, ma l’intero universo di pratiche, rituali e saperi che rendono la nostra cucina un patrimonio condiviso.
 
Nel settembre scorso, il Comune di Signa, con Livorno, Pisa e Torrita di Siena ha celebrato la cultura e i sapori locali, ospitando il “Pranzo della Domenica” con due eccellenze del territorio: il Cappello di Paglia di Firenze e la cipolla Vernina. L’iniziativa, promossa dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, dal Ministero della Cultura e da Anci, si inseriva proprio nell’ambito della candidatura della cucina italiana a patrimonio culturale immateriale Unesco.
 
Un appuntamento reso possibile dall’impegno del Signa 1914 e della Pro Loco con la partecipazione del direttore Anci Toscana Simone Gheri e della pianista e compositrice Giulia Mazzoni.
 
E oggi piena soddisfazione viene espressa dal sindaco di Signa Giampiero Fossi: “Il riconoscimento dell’Unesco va ben oltre la celebrazione della cucina italiana come destinazione gastronomica di eccellenza. Ci mostra come l’Italia sia un modello di accoglienza, grazie a pratiche sociali e rituali basati sulla condivisione del cibo in famiglia, tra amici e nella comunità. La cucina è un linguaggio universale più forte di qualsiasi barriera commerciale o dazio e questa notizia sostiene filiere, turismo e il lavoro di migliaia di produttori e artigiani. A Signa – ha poi aggiunto - il “Pranzo della Domenica” ci ha permesso di rendere omaggio a due tesori locali, la cipolla vernina e il cappello di paglia, simboli di un’identità che affonda le radici nella sapienza contadina, nella creatività manifatturiera e nella passione dei nostri territori. L’adesione della nostra città a questa iniziativa nazionale non è stata un mero atto formale ma un’autentica espressione di appartenenza e di valorizzazione della nostra unicità”.
 
Il primo cittadino ha poi evidenziato: “Questo appuntamento ha rappresentato un segnale concreto del nostro impegno per la salvaguardia e la promozione di un patrimonio immateriale che appartiene a tutti, ma che si costruisce nella specificità dei luoghi, nella storia delle persone e nella vitalità delle tradizioni locali. La cipolla vernina e il cappello di paglia sono, infatti, ambasciatori di un’identità profonda, capace di rinnovarsi, farsi conoscere e farsi riconoscere, dentro e fuori i confini di Signa”.
 
L’Amministrazione comunale di Signa esprime il proprio vivo e convinto apprezzamento per il riconoscimento ottenuto dall’Italia da parte dell’Unesco, ritenendolo un risultato che valorizza l’identità nazionale e rafforza il ruolo delle comunità locali nella tutela del patrimonio culturale immateriale.

Ultimo aggiornamento: 10 dicembre 2025, 15:06

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